1. |
Animali Asociali
03:39
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Svegliami
animali attenti anche alle ombre
nelle mani salde la bambina è
una strada impercorribile
con le mie lune
Complici
risvegliàti qui ci bracca Artemide
nelle mani ferme la bambina è
paura di proseguire
dall’enneagramma a me
funzionando malgrado noi
risvegliando quel che ho
dubbi spettinano l’anima
rabbia in me scatenano
guardami
tra me e le altre cose puoi distinguere
pallidi crateri d’inquietudini
che a malapena posso scrivere
continuo insorgere
funzionando malgrado noi
risvegliando il bambino
dubbi spettinano l’anima
rabbia in me scatenano
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2. |
Workout
02:46
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Ecco il tuo primo grido al cielo
non chiudi con ieri dice il libro nero
la prima volta perso nel buio
spera in più culo per il futuro
Prima scoperta di miseria umana
primo taglio al tuo cuor porcellana
Primo sipario che ti crolla addosso
Ormai il tuo grido è li infondo al cesso
trenta chili e larghe spalle
pesano ore decisive
Le tue streghe verginelle
impastano le aspettative
cento chili e gambe forti
nuota il fiume di ricordi
li stringi tra le tue mani
e ti accorgi che son morti
scrivi parole con note di guerra
prosa o poesia, ma Nina e già a terra
incanto e timore celato da un velo
non chiudi con ieri dice il libro nero
Prima scoperta di miseria umana
primo taglio al tuo cuor porcellana
Primo sipario che ti crolla addosso
Ormai il tuo grido è li infondo al cesso
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3. |
Anima
03:17
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scopri il mio pentacolo
come occhio di demonio
ah
gli dei dicono fai come vuoi
ma conserva la natura e ogni animo
ah
anima
la tua messa è il mio rituale
anima
croce o pentacolo è uguale
forze ci sorvegliano
wiccan o cristiano
ah
il monoteismo è vanità
antico presupposto e nuova guerra
ah
anima
la tua messa è il mio rituale
anima
croce o pentacolo è uguale
la vita è un dono
che ci viene porto
e la promessa
è che sarai morto
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4. |
Aridi Pensieri
07:06
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Rigidi gli schemi che
affollano l'arena
calano le nuvole
sulle tue certezze
calmi e pavidi nascondono le
ruvide bugie
rapide si formano
dolenti ipocrisie
Nel tuo blu non sento più
la voglia di nuotare
onde alte s’infrangono su
sulle mie paure
indomiti pensieri che
soffiano lontano
vermiglia e precaria sede
delle mie follie visionarie
Stupidi E fragili
riavvolgono le ore
rubano Le immagini
ne bramano il sapore
Rigidi gli schemi che
affollano l'arena
calano le nuvole
sulle tue certezze
calmi e pavidi nascondono le
ruvide bugie
rapide si formano
dolenti ipocrisie
Stupidi E fragili
riavvolgono le ore
rubano Le immagini
ne bramano il sapore
aridi si affannano lottando con la fiera
Frammenti di una vita che ormai è andata persa
Ormai, ora, Non Voglio più
Ormai, ora, Non Vivo più
Ormai, ora, Non Sento più
Ormai, ora, Non Soffro più
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5. |
Occhi
03:09
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Vittimismo scritto
Tempi di reazione più brevi
Mi ritrovo afflitto
Detestabile
I tuoi tratti riflessi in me
Baci sangue e pagine
E come no
Non mi ci riconosco
nell'inverno di noi
guardi i miei occhi come fossero
soltanto
occhi
Rimozione in atto
Tempo elaborazione per me
tracce di un delitto
Io cancellerò
I tuoi tratti riflessi in me
Baci sangue e pagine
E come no
Non mi ci riconosco
nell'inverno di noi
guardi i miei occhi come fossero
soltanto
occhi
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6. |
Il Quadro
05:25
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Le luci sono sempre
troppo lontane
la fede è stata sempre
troppo lontana
i rumori sono sempre
troppo assordanti
così come le parole
sempre troppo rumorose
La folla che ride
è uno scenario nel quale
mi sono molte volte inserito
eppure la mia sagoma non c’è
al suo posto c’è uno spazio vuoto
sempre vuoto
Il quadro è sempre stato così
Il quadro è sempre così
Il quadro è sempre stato così
Il quadro è sempre così
Vorrei sapere
perché il presente
è qualcosa d’intoccabile
d’impercettibile
io vivo di ricordi
e di speranze
nella maggior parte dei casi
deluse dagli eventi
La gente che parla
è un contesto al quale
mi sono molte volte legato
eppure la mia mente non è li
li con loro c’è una testa vuota
distaccata
Il quadro è sempre stato così
Il quadro è sempre così
Il quadro è sempre stato così
Il quadro è sempre così
La mia incapacità di catturare
il gusto dell’istante
per ogni cosa, in ogni luogo, per ogni tempo,
ha come conseguenza
il fatto di sentirmi sempre fuori
dal cerchio della festa
e in mezzo agli altri, insieme agli altri
non m’inserisco mai mai mai
seriamente
Il quadro è sempre stato così
Il quadro è sempre così
Il quadro è sempre stato così
Il quadro è sempre così
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7. |
Ombre
03:04
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Ombre,
i giorni passano e lei che ti sorride,
la nebbia soffice da sempre che ci avvolge
le notti a volte sembran giorno in cui risplende il vero noi...
e di luce inonda e poi... dimenticato in noi e poi,
ti muore dentro
Notte,
insoddisfattamente i piedi si trascinano,
passaggio greve in cui le deviazioni incombono
funesti alberghi si riaffacciano e lei è dietro noi
e ti avvolge in manto e poi... dimenticato in noi e poi,
ti muore dentro
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8. |
Musa Inattesa
02:52
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Torno all'essenza
sordo ai pensieri
ripetono schemi
li soffocherò
non lasciano requie
ritrovo un uomo
che non capisco
e non perdonerò
Punti di riferimento incombono
come attese che si perpetuano
tatuo segni sulla pelle che
a rifletterci son feritoie
I tuoi sguardi ora sorridono
lupi e tormenti rifluiscono
franano difese che non ho
ricordami com'è fuoco fatuo
Senza sapere che complichi i miei quaderni
come spiegarti che non parlo per due giorni
Aria Per vivere
Frugo nelle tasche in cerca di
una chiave per sopravvivermi
vinte ai punti le inquietudini
sono tregua I tuoi abiti
conto il sorgere degli angeli
delle tue labbra Scopro gli angoli
sulle tele dei miei pensieri
un dipinto Le tue immagini
Senza aver tempo per cercare nei contorni
come spiegarti che non parlo per due giorni
Aria Per vivere
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9. |
Tra gli Uomini
05:40
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Attraverso l’idea
Da parte a parte
Avevo
settecentonove anni quando caddi qui
tra gli uomini
vedevo corpi sudare toccare stupirsi e
tenersi le mani
perdonerà tutti e non perdonerà me
Ora dire
come fosse prima sembra impossibile
mi fa ancora male
Imprigionato qua da un umanità
spietata
ingannato dalle divinità
Nutro nostalgia
delle mie nuvole
Avevi
settecentonove anni e scendesti qui
ancora sanguini
vedevi sprecare estorcere affamare abusare e
le mani fredde
Imprigionato qua da un umanità
spietata
ingannato dalle divinità
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10. |
Libero Arbitrio
03:18
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Stamattina ci riprovo
in volo sulle teste
lisce scolpite o finte
impassibili o con le creste
scendo un po’ di quota
per ascoltare meglio
giro tutto in tondo
sul parco micromondo
Miseria e verità
da animale vi confesso
v’invidio e vi detesto
libero arbitrio infondo al cesso
Miseria e verità
da pennuto son perplesso
se potessi sceglier io
almeno per me stesso
Moderati annoiati
danno fuoco ad un barbone
e alla panchina affianco
parlan di partecipazione
si confidano le mamme
bimbi giocano al dottore
e nel cespuglio dietro
si è nascosto un predatore
Miseria e verità
da animale vi confesso
v’invidio e vi detesto
libero arbitrio infondo al cesso
Miseria e verità
da pennuto son perplesso
se potessi sceglier io
almeno per me stesso
Per certi ammirazione
per altri son sgraziato
planare silenzioso
per non farmi vedere
un cane veglia un simile
bulli su un disabile
ti amo, urla un tale
per un amore miserabile
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11. |
Lividi
03:54
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Occhi umidi
braccia esili
mani che si alzano
voglio arrendermi
ombre che si allungano
nelle iridi
Anime disperse nell'eternità
ferme nell'immenso vuoto
della realtà
Cuori lividi
forze fragili
spazi si dilatano come oceani
come macchie scure si diffondono
Piccoli frammenti di felicità
persi negli spazi di
questa umanità
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Umana Sede Pomigliano D'Arco, Italy
Umana Sede è una band originaria della provincia di Napoli, nata nel 2015. Esperienze umane in musica e
parole.
Nel Luglio 2020 viene registrato l'album d'esordio "Tra gli Uomini" presso Hive Studio sotto la guida di Francesco Giuliano.
L'album viene pubblicato il 6 Ottobre 2020.
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