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Tra gli Uomini

by Umana Sede

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    Nel progetto grafico, ogni brano è rappresentato da un dipinto a cui si è liberamente ispirato il maestro Damiano Errico producendo 11 scatti poetici.


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    In the art work, each track is represented by a painting that the master Damiano Errico was freely inspired by, producing 11 poetic shots.

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1.
Svegliami animali attenti anche alle ombre nelle mani salde la bambina è una strada impercorribile con le mie lune Complici risvegliàti qui ci bracca Artemide nelle mani ferme la bambina è paura di proseguire dall’enneagramma a me funzionando malgrado noi risvegliando quel che ho dubbi spettinano l’anima rabbia in me scatenano guardami tra me e le altre cose puoi distinguere pallidi crateri d’inquietudini che a malapena posso scrivere continuo insorgere funzionando malgrado noi risvegliando il bambino dubbi spettinano l’anima rabbia in me scatenano
2.
Workout 02:46
Ecco il tuo primo grido al cielo non chiudi con ieri dice il libro nero la prima volta perso nel buio spera in più culo per il futuro Prima scoperta di miseria umana primo taglio al tuo cuor porcellana Primo sipario che ti crolla addosso Ormai il tuo grido è li infondo al cesso trenta chili e larghe spalle pesano ore decisive Le tue streghe verginelle impastano le aspettative cento chili e gambe forti nuota il fiume di ricordi li stringi tra le tue mani e ti accorgi che son morti scrivi parole con note di guerra prosa o poesia, ma Nina e già a terra incanto e timore celato da un velo non chiudi con ieri dice il libro nero Prima scoperta di miseria umana primo taglio al tuo cuor porcellana Primo sipario che ti crolla addosso Ormai il tuo grido è li infondo al cesso
3.
Anima 03:17
scopri il mio pentacolo come occhio di demonio ah gli dei dicono fai come vuoi ma conserva la natura e ogni animo ah anima la tua messa è il mio rituale anima croce o pentacolo è uguale forze ci sorvegliano wiccan o cristiano ah il monoteismo è vanità antico presupposto e nuova guerra ah anima la tua messa è il mio rituale anima croce o pentacolo è uguale la vita è un dono che ci viene porto e la promessa è che sarai morto
4.
Rigidi gli schemi che affollano l'arena calano le nuvole sulle tue certezze calmi e pavidi nascondono le ruvide bugie rapide si formano dolenti ipocrisie Nel tuo blu non sento più la voglia di nuotare onde alte s’infrangono su sulle mie paure indomiti pensieri che soffiano lontano vermiglia e precaria sede delle mie follie visionarie Stupidi E fragili riavvolgono le ore rubano Le immagini ne bramano il sapore Rigidi gli schemi che affollano l'arena calano le nuvole sulle tue certezze calmi e pavidi nascondono le ruvide bugie rapide si formano dolenti ipocrisie Stupidi E fragili riavvolgono le ore rubano Le immagini ne bramano il sapore aridi si affannano lottando con la fiera Frammenti di una vita che ormai è andata persa Ormai, ora, Non Voglio più Ormai, ora, Non Vivo più Ormai, ora, Non Sento più Ormai, ora, Non Soffro più
5.
Occhi 03:09
Vittimismo scritto Tempi di reazione più brevi Mi ritrovo afflitto Detestabile I tuoi tratti riflessi in me Baci sangue e pagine E come no Non mi ci riconosco nell'inverno di noi guardi i miei occhi come fossero soltanto occhi Rimozione in atto Tempo elaborazione per me tracce di un delitto Io cancellerò I tuoi tratti riflessi in me Baci sangue e pagine E come no Non mi ci riconosco nell'inverno di noi guardi i miei occhi come fossero soltanto occhi
6.
Il Quadro 05:25
Le luci sono sempre troppo lontane la fede è stata sempre troppo lontana i rumori sono sempre troppo assordanti così come le parole sempre troppo rumorose La folla che ride è uno scenario nel quale mi sono molte volte inserito eppure la mia sagoma non c’è al suo posto c’è uno spazio vuoto sempre vuoto Il quadro è sempre stato così Il quadro è sempre così Il quadro è sempre stato così Il quadro è sempre così Vorrei sapere perché il presente è qualcosa d’intoccabile d’impercettibile io vivo di ricordi e di speranze nella maggior parte dei casi deluse dagli eventi La gente che parla è un contesto al quale mi sono molte volte legato eppure la mia mente non è li li con loro c’è una testa vuota distaccata Il quadro è sempre stato così Il quadro è sempre così Il quadro è sempre stato così Il quadro è sempre così La mia incapacità di catturare il gusto dell’istante per ogni cosa, in ogni luogo, per ogni tempo, ha come conseguenza il fatto di sentirmi sempre fuori dal cerchio della festa e in mezzo agli altri, insieme agli altri non m’inserisco mai mai mai seriamente Il quadro è sempre stato così Il quadro è sempre così Il quadro è sempre stato così Il quadro è sempre così
7.
Ombre 03:04
Ombre, i giorni passano e lei che ti sorride, la nebbia soffice da sempre che ci avvolge le notti a volte sembran giorno in cui risplende il vero noi... e di luce inonda e poi... dimenticato in noi e poi, ti muore dentro Notte, insoddisfattamente i piedi si trascinano, passaggio greve in cui le deviazioni incombono funesti alberghi si riaffacciano e lei è dietro noi e ti avvolge in manto e poi... dimenticato in noi e poi, ti muore dentro
8.
Torno all'essenza sordo ai pensieri ripetono schemi li soffocherò non lasciano requie ritrovo un uomo che non capisco e non perdonerò Punti di riferimento incombono come attese che si perpetuano tatuo segni sulla pelle che a rifletterci son feritoie I tuoi sguardi ora sorridono lupi e tormenti rifluiscono franano difese che non ho ricordami com'è fuoco fatuo Senza sapere che complichi i miei quaderni come spiegarti che non parlo per due giorni Aria Per vivere Frugo nelle tasche in cerca di una chiave per sopravvivermi vinte ai punti le inquietudini sono tregua I tuoi abiti conto il sorgere degli angeli delle tue labbra Scopro gli angoli sulle tele dei miei pensieri un dipinto Le tue immagini Senza aver tempo per cercare nei contorni come spiegarti che non parlo per due giorni Aria Per vivere
9.
Attraverso l’idea Da parte a parte Avevo settecentonove anni quando caddi qui tra gli uomini vedevo corpi sudare toccare stupirsi e tenersi le mani perdonerà tutti e non perdonerà me Ora dire come fosse prima sembra impossibile mi fa ancora male Imprigionato qua da un umanità spietata ingannato dalle divinità Nutro nostalgia delle mie nuvole Avevi settecentonove anni e scendesti qui ancora sanguini vedevi sprecare estorcere affamare abusare e le mani fredde Imprigionato qua da un umanità spietata ingannato dalle divinità
10.
Stamattina ci riprovo in volo sulle teste lisce scolpite o finte impassibili o con le creste scendo un po’ di quota per ascoltare meglio giro tutto in tondo sul parco micromondo Miseria e verità da animale vi confesso v’invidio e vi detesto libero arbitrio infondo al cesso Miseria e verità da pennuto son perplesso se potessi sceglier io almeno per me stesso Moderati annoiati danno fuoco ad un barbone e alla panchina affianco parlan di partecipazione si confidano le mamme bimbi giocano al dottore e nel cespuglio dietro si è nascosto un predatore Miseria e verità da animale vi confesso v’invidio e vi detesto libero arbitrio infondo al cesso Miseria e verità da pennuto son perplesso se potessi sceglier io almeno per me stesso Per certi ammirazione per altri son sgraziato planare silenzioso per non farmi vedere un cane veglia un simile bulli su un disabile ti amo, urla un tale per un amore miserabile
11.
Lividi 03:54
Occhi umidi braccia esili mani che si alzano voglio arrendermi ombre che si allungano nelle iridi Anime disperse nell'eternità ferme nell'immenso vuoto della realtà Cuori lividi forze fragili spazi si dilatano come oceani come macchie scure si diffondono Piccoli frammenti di felicità persi negli spazi di questa umanità

about

11 brani per fare un sopralluogo nell'esperienza umana dei protagonisti, guardandone in faccia i limiti e le paure, senza trarne mai conclusioni definitive, senza stupirsi di non capirci granché, e senza per forza cercare una sintesi.

Testi criptici (Animali Asociali), altri limpidi (Il Quadro), e temi tra i più variegati: dagli amori finiti in chiave ballad (Occhi), agli amori che iniziano in chiave punk (Musa inattesa), dall'adolescenza (Workout) alla morte (Ombre), dalle ipocrisie (Aridi pensieri) alla fragilità (Lividi), dalla spiritualità (Tra gli uomini) al monoteismo (Anima), e per non farsi mancare niente, una rilettura dell'usignolo e la rosa di Oscar Wilde (Libero Arbitrio). Il tutto con un unico filo conduttore: la miseria umana.


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11 track to inspect the human experience of the protagonists, looking their limits and fears in the face, without ever drawing definitive conclusions, without being surprised not to understand much, and without necessarily seeking a synthesis.

Cryptic texts (Animali Asociali), other clear ones (Il Quadro), and themes among the most varied: from loves finished in a ballad key (Occhi), to loves that begin in a punk key (Musa inattesa), from adolescence (Workout) to death (Ombre), from hypocrisy (Aridi Pensieri) to fragility (Lividi), from spirituality (Tra gli Uomini) to monotheism (Anima), and also, a reinterpretation of the nightingale and the rose by Oscar Wilde (Libero Arbitrio). All with one common thread: human misery.

credits

released October 6, 2020

Giuseppe Pipola: voce
Luca Fumo: basso
Marco Panico: chitarra
Pasquale Cassese: chitarra, piano, synth
Davide Signoriello: batteria

registrato da Francesco Giuliano presso Hive Studio

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Giuseppe Pipola: voice
Luca Fumo: bass
Marco Panico: guitar
Pasquale Cassese: guitar, piano, synth
Davide Signoriello: drums

recorded by Francesco Giuliano at Hive Studio

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about

Umana Sede Pomigliano D'Arco, Italy

Umana Sede è una band originaria della provincia di Napoli, nata nel 2015. Esperienze umane in musica e parole.

Nel Luglio 2020 viene registrato l'album d'esordio "Tra gli Uomini" presso Hive Studio sotto la guida di Francesco Giuliano.

L'album viene pubblicato il 6 Ottobre 2020.
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